#1 prometeo Mar 12 Ago, 2014 08:41
Fin da piccoli ci hanno insegnato che il Tevere, terzo fiume d'italia per lunghezza,405km e nasce dal monte Fumaiolo in provincia di Forli'. Nulla da eccepire, tanto più che il Duce, romagnolo di nascita fece spostare il confine con la Toscana proprio per inglobare nella provincia natia le sorgenti del" fiume sacro ai destini di Roma".
Ma le cose, dal punto di vista idrologico sarebbero proprio queste??? Obbiettivamente no!
Il Tevere entra in Umbria come un rigagnolo, con una portata media 3mc/sec, dopo aver ricevuto il Chiascio, il Nestore e il Paglia incrementa la sua portata fino a 75mc/sec, ovviamente parlo di portata media!
Ad Orte il Tevere riveve il Nera il suo princiaple tributario che apporta 120mc/sec,dopo questo copioso apporto poi si avvia verso Roma.
Il punto è questo, seguendo la portata il vero Tevere dovrebbe essere il Nera, poi il Velino e poi ancora il Peschiera, sorgenti che sgorgano presso Cotilia con una portata di 17/mc/sec!!!!
Sorgenti che dopo quelle del timavo sono le piu' copiose in Italia!!
Come mai tutto cio? A mio avviso dipende dalla morfologia del terreno; l'appennino settentrionale è prevalentemente argilloso(impermiabile ) mentre quello centrale è calcareo e più elevato(permiabile e con una alimentazione nivale), ne consegue Un Tevere irregolare a monte di Orte con piene violente e magre devastanti, solamente il settore sud orientale del bacino del Chiascio mitiga l'irregolarità del Tevere in questo tratto.
Poi arriva il contributo del Nera, costante tutto l'anno proprio per la natura del suo bacino....
Spesso dall'autostrada vedo in Inverno un Tevere prepotente che nemmeno fa entrare il Nera, mentre nel periodo estivo è lo stesso Nera che si impossessa del letto del Tevere......
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#2 and1966 Mar 12 Ago, 2014 09:40
"il Tevere non sarebbe il Tevere se il Nera non gli desse da bevere" .... questo proverbio era scritto sul mio libro di geografia delle elementari, 40 anni fa, pensa un po' .....
Fra l' altro, ho letto, non ricordo bene dove, che anche la particolare conformazione dell' alta valle presso le sorgenti abbia in realtà favorito questa sua caratteristica di portata notevole. Se infatti fai ben caso, é l' unico fiume di una certa importanza che, pur nascendo in pratica sul versante adriatico, non va da quell parte ma se ne ritorna, con una inversione ad U, dalla parte tirrenica drenando una porzione importante dell' appennino "calcareo", senza subito fuggire via come fanno tutti i fiumi dalla Marecchia, al Metauro, Esino, Potenza, e financo, pur in misura minore, quelli abruzzesi ed il Biferno, che comunque, proveniendo da montagne imponenti e ricchissime di acque, hanno portata indubbiamente superiore a quelle dei sopracitati fiumi.
Ps: io sapevo comunque che le sorgenti piu' copiose, oltre al Timavo (che visitai quando ero militare, oltre venti anni fa), si trovano tra l' Abruzzo e la Campania, e sono denominate "Capi": in pratica grossisime polle di acqua limpidissima che emergono improvvisamente ai piedi delle montagne, un po' come il Clitumno. Capo Sele (che è la sorgente del Volturno, in gran parte captata ormai dall' Acquedotto Pugliese), mi pare di ricordare che sia ben oltre i 30 mc/s, ma forse mi sbaglio ?
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#3 and1966 Mar 12 Ago, 2014 09:54
E comunque, il fatto di classificare i fiumi secondo la maggiore lunghezza e non secondo la maggiore portata, da adito a belle diatribe.
Ultima, e piu' importante, é quella che pare abbia permesso al Rio delle Amazzoni di detronizzare il Nilo dal trono di fiume piu' lungo del mondo. Infatti, considerando come ramo principale quello piu' ricco, dapprima il Rio d. A. fu considerato legato al fiume/ramo Marañon (un po' come se ore ti considerassero il Nera la sorgente del Tevere ....  ). Con tale configurazione, la lunghezza totale sarebbe di 5500 km circa. Poi si considerò il ramo Ucayali, meno ricco di acque ma più lungo, ed in base al quale la lunghezza convenzionale salì a 6270 km circa.
Da qualche anno, dopo estenuanti ricerche, si é visto che il Rio Apurimàc, "affluente", se considerato ramo principale, porterebbe il Rio ad una lunghezza di ben 6937 km, battendo così il primato storico del Nilo.
Ma non tutti sono d' accordo su questa scelta, essendo il rio Apurimàc un rigagnolo, un po' come il Tevere a Pieve S. Stefano .....  .
ps: la cosa piu' simpatica di questa storia, é che se l' Apurimàc si fosse "girato dall' altra parte" (ovvero il Pacifico), ne sarebbe uscito un fiume di 80 km, sicuramente con portata abbondante, ma piu' corto .... del Chiascio !!!
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#4 prometeo Mar 12 Ago, 2014 10:39
Per dire... Il fiume piú lungo che bagna l italia non é il Po, bensì la Drava, affluente del Danubio che nasce dalla valle di sesto in Alto Adige, mi sembra che sia oltre 700 km.
Lo stesso Po se seguisse il corso del Tanaro ariverebbe a 720km.....
Di particolarità ce ne sono molte, anche il nostro Nera va ricordato che mancano all'appello svariati mc per il captamento di Visso e del Peschiera da parte dell'aquedotto che rifornisce la capitale.
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#5 and1966 Mar 12 Ago, 2014 11:08
Per dire... Il fiume piú lungo che bagna l italia non é il Po, bensì la Drava, affluente del Danubio che nasce dalla valle di sesto in Alto Adige, mi sembra che sia oltre 700 km.
Lo stesso Po se seguisse il corso del Tanaro ariverebbe a 720km.....
Di particolarità ce ne sono molte, anche il nostro Nera va ricordato che mancano all'appello svariati mc per il captamento di Visso e del Peschiera da parte dell'aquedotto che rifornisce la capitale.
...per non parlare dello stesso Chiascio il quale si vede sottratta acqua da due acquedotti, quello principale della Scirca (che arriva a Perugia), e di cui c' é da ammirare lo straordinario vascone di captazione scavato a mano (il famoso "picco e pala") nelle rocce del M. Cucco, e quello più piccolo di Raggio-Casamorcia (Umbertide).
E per parlare di fiumi "giratisi dall' altra parte", mi viene in mente un fiume che ho conosciuto bene, il Niger, il quale nasce sul versante di alture (i Monti Loma) fra Guinea e Sierra Leone, a meno di 200 km in linea d' aria dall' Atlantico. E invece, con un percorso che sembra una incredibile avventura, riesce a fare intatto, attraversando pure zone semidesertiche, qualcsa come 4180 km.
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#6 mausnow Mar 12 Ago, 2014 11:43
Per dire... Il fiume piú lungo che bagna l italia non é il Po, bensì la Drava, affluente del Danubio che nasce dalla valle di sesto in Alto Adige, mi sembra che sia oltre 700 km.
Giustissimo, peraltro le uniche acque italiane (tutte quelle dallo spartiacque di Dobbiaco) che si gettano sul Mar Nero!
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#7 prometeo Mar 12 Ago, 2014 12:11
Per dire... Il fiume piú lungo che bagna l italia non é il Po, bensì la Drava, affluente del Danubio che nasce dalla valle di sesto in Alto Adige, mi sembra che sia oltre 700 km.
Giustissimo, peraltro le uniche acque italiane (tutte quelle dallo spartiacque di Dobbiaco) che si gettano sul Mar Nero!
C é anche lo spol.... 
Il fiume di Livigno tributario dell Inn
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#8 prometeo Mar 12 Ago, 2014 12:31
Si parlava del Niger....
a me viene in mente la nostrana Chiana....
Un fiume che nei secoli ha addirittura cambiato la propria direzione,
anticamente l'Arno dal casentino confluiva nel Tevere ad Orvieto,
poi l'Arno si apri la strada verso Firenze e solo la val di chiana divenne tributaria del Tevere tramite il Paglia.
Poi, le bonifiche Leopoldine fecero costruire uno spartiacque artificiale presso Chiusi il quale divide I bacini dell Arno e del Tevere.
Va ricordato che con quest' opera il Tevere ha perso 1/5 del suo bacino.
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#9 and1966 Mar 12 Ago, 2014 12:37
Si parlava del Niger....
a me viene in mente la nostrana Chiana....
Un fiume che nei secoli ha addirittura cambiato la propria direzione, anticamente l'Arno dal casentino confluiva nel Tevere ad Orvieto, poi l'Arno si apri la strada verso Firenze e tutta la val di chiana era tributaria del Tevere tramite il Paglia.
Poi le bonifiche Leopoldine fecero costruire uno spartiacque artificiale presso chiusi il quale divide I bacini dell Arno e del Tevere.
Va ricirdato che con quest' opera il Tevere ha perso 1/5 del suo bacino.
Mi sono sempre domandato (sono le solite mie fisse di stampo geologico) se il cambio di deflusso dell' Arno sia stato opera di pura erosione fluviale o piuttosto non ci sia di mezzo qualche movimento tettonico, anche traumatico (leggi, grosso terremoto antico) ....
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#10 mausnow Mar 12 Ago, 2014 12:42
C é anche lo spol.... 
Il fiume di Livigno tributario dell Inn
Ah ecco, anche le acque del "piccolo Tibet"... grazie dell'info!
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#11 menca92 Mar 12 Ago, 2014 12:46
Si parlava del Niger....
a me viene in mente la nostrana Chiana....
Un fiume che nei secoli ha addirittura cambiato la propria direzione, anticamente l'Arno dal casentino confluiva nel Tevere ad Orvieto, poi l'Arno si apri la strada verso Firenze e tutta la val di chiana era tributaria del Tevere tramite il Paglia.
Poi le bonifiche Leopoldine fecero costruire uno spartiacque artificiale presso chiusi il quale divide I bacini dell Arno e del Tevere.
Va ricirdato che con quest' opera il Tevere ha perso 1/5 del suo bacino.
Mi sono sempre domandato (sono le solite mie fisse di stampo geologico) se il cambio di deflusso dell' Arno sia stato opera di pura erosione fluviale o piuttosto non ci sia di mezzo qualche movimento tettonico, anche traumatico (leggi, grosso terremoto antico) .... 
Non ho avuto il piacere di approfondire la zona ma ipotizzerei sia erosione fluviale e piene del fiume ripetute sia sollevamento tettonico (graduale, non in un singolo evento). Non so se vi sono studi approfonditi al riguardo.
Ultima modifica di menca92 il Mar 12 Ago, 2014 12:47, modificato 1 volta in totale
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#12 prometeo Mar 12 Ago, 2014 14:46
Si parlava del Niger....
a me viene in mente la nostrana Chiana....
Un fiume che nei secoli ha addirittura cambiato la propria direzione, anticamente l'Arno dal casentino confluiva nel Tevere ad Orvieto, poi l'Arno si apri la strada verso Firenze e tutta la val di chiana era tributaria del Tevere tramite il Paglia.
Poi le bonifiche Leopoldine fecero costruire uno spartiacque artificiale presso chiusi il quale divide I bacini dell Arno e del Tevere.
Va ricirdato che con quest' opera il Tevere ha perso 1/5 del suo bacino.
Mi sono sempre domandato (sono le solite mie fisse di stampo geologico) se il cambio di deflusso dell' Arno sia stato opera di pura erosione fluviale o piuttosto non ci sia di mezzo qualche movimento tettonico, anche traumatico (leggi, grosso terremoto antico) .... 
A mio avviso la seconda che hai detto
Anzi.... vi ricordate quando si parlava di Corsica (gle piasse n'colpo!)  , spianare l'amiata, alzare il vettore e menate varie? Bhè io ho anche idealizzato il bacino del Tevere ideale
se permettete il fiume almeno storicamente più importante al mondo
Il tutto rispettando gli assetti geologici, quindi sono fantasie più che giustificate
farei:
sul lato destro casentino, chiana nuovamente tributarie el Tevere con annesso l'emissario del lago di Bolsena orientato a nord
A sinistra, il lato occidentale dei massicci abruzzesi (gransasso, maiella) tutti sull'asse gizio-sagittario-aterno e tributari del Velino ad Antrodoco, pensate che ca..o de cascate a marmore  . Pero' ciao Pescara
In oltre tutta la Ciociaria da Sora in su tributaria del Tevere seguendo il corso del Sacco-Aniene, drenando il Liri, il Fibreno
Avremmo un Tevere da 400/450mc sec, un terzo di Po ma più del Ticino
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#13 prometeo Mar 12 Ago, 2014 15:14
IN POCHE PAROLE:
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#14 and1966 Mar 12 Ago, 2014 15:32
Mo' che eravamo sulle spese, potevamo anche farci fare un Fumaiolo, ed annesso massiccio ad arco, con "stazza" paragonabile al gruppo Cimone / Cusna / Corno alle Scale (meglio era un Gran Sasso II, ma mi rendo conto di cercare troppo dalla Provvidenza ....  )
Così partivamo subito forte alle sorgenti, e facevamo direttamente una British Columbia de noantri.
Ps: comunque affascinante questa tua ipotesi .... e chissà che nell' antichità questo bacino, laghi interni a parte, non fosse stato piu' "prestante" .....
Pps: con la tua configurazione mi sa che Roma bisognava edificarla sulle palafitte ..... se no faceva la fine di Calcutta.
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