Vedendo i modelli stamattina mi è venuto in mente il discorso che facevamo verso la metà di Ottobre circa un eventuale sblocco o meno dell'Atlantico. A parte gli ultimi due peggioramenti (e forse anche gli unici fino alla metà di Novembre e oltre) mi sono ricordato di questo messaggio di Andrea e voglio un po' analizzare nel dettaglio la situazione per capire quello che potrebbe essere la stagione invernale su macro scala. Inutile dire che il mio intento è quello di creare una discussione il più tecnica e concreta possibile, senza travisare la realtà dei fatti ma attenendoci scrupolosamente a tutti i dati meteorologici a disposizione.
andrea75 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Fatta la premessa partirei subito con una domanda che in più d'uno ci siamo posti nell'ultimo periodo. Ma perchè l'autunno fatica, tutt'ora, a decollare? Beh la risposta per quanto ampia possa essere si può riassumere con il fatto che il VP quest'anno ha iniziato a formarsi e sopratutto crescere in maniera davvero intensa e rapida, per il periodo. A corredo di ciò posto due mappe altamente esplicative in tal senso. La prima si riferisce alla temperatura alla quota isobarica di 10hPa (circa 30km) nettamente più fredda rispetto alla media e l'altra si riferisce alla forza del vento zonale sempre alla medesima quota, che per tutto Ottobre ha mostrato un'intensità maggiore confrontato con la media tipica. Ma cosa vuol dire tutto ciò? Vuol dire che in queste condizioni, invece di avere un fronte polare che riesce ad abbassarsi di latitudine a causa della poca forza che il VP dovrebbe avere appena "nato" che genera le tipiche perturbazioni Atlantiche autunnali, abbiamo avuto tutto il contrario ovvero un vortice in forma, ben strutturato e sopratutto compatto alle medie-alte latitudini lasciandoci scoperti alle grinfie dell'alta pressione. Anche l'indice NAM, molto nominato ed odiato che spesso negli ultimi anni si presentava neutro-negativo nella prima parte autunnale, quest'anno fa vedere un cambio di rotta con un forte incremento positivo in questo periodo per poi stabilizzarsi ad una quota non preoccupante, al momento, per le sorti invernali.
E anche qui penso sorga la domanda, come mai sta accadendo tutto questo?
Beh la risposta che si può dare è che, stranamente, quest'inizio autunno il VP non ha avuto i classici disturbi (flussi di calore) tali da comprometterne, almeno inizialmente, la sua posizione e la sua compattezza avendo quindi tutto il tempo e il modo per formarsi senza problemi. Ricordo che dal 2012 in poi abbiamo superato SEMPRE la soglia NAM proprio perchè il VP veniva spesso disturbato tra S-O-N nei bassi strati (troposfera) avendo come reazione un approfondimento di GPT e T° in stratosfera che puntualmente andava a raffreddare tutta la colonna facendolo chiudere in prima armonica mandando in malore la prima parte invernale. Attualmente la situazione è veramente in bilico e ci troviamo di fronte ad un bivio, sarà anche questo il classico anno in cui prima di fine Gennaio non si hanno movimenti interessanti oppure ci troveremo di fronte ad uno dei più precoci MMW della storia meteorologica con i risvolti tutti da seguire? Tra qualche giorno penso che già si possa capire meglio la strada che vorrà intraprendere il nostro caro amico vortice polare che tanto ci fa soffrire.
Ma nel calderone degli elementi previsionali non possiamo non citare l'attività solare che sta toccando in questi e prossimi mesi il suo minimo assoluto, la QBO che si mantiene tra il neutro/negativo sapendo bene che c'è una comprovata associazione tra il sole e questo indice, a tal proposito:
Citazione:
C'è da considerare anche il MJO, che anche se non ci sono riscontri scientifici il tal senso, nella stagione invernale una magnitudo compresa tra 7 e 8 favorisce l'ergersi dell'Azzorre verso le alte latitudini (vedasi Febbraio 2018). Nella situazione attuale dell'indice, lo schema barico associabile al mese di Novembre è questo:
Insomma, non ci resta che attendere come al solito, nella speranza che finalmente le cose possano cambiare dal solito sfondamento NAM e relativo condizionamento che fa bruciare, ormai da troppi anni, troppi inverni ma vedendo le previsioni si nota che il VP mantiene una forma molto ellittica sperando che i prossimi disturbi non lo facciano incavolare troppo ma gli diano una bella mazzata. Al momento l'autunno non sembra essere pervenuto, e come andrea diceva, è probabile che si passi velocemente a scambi meridiani importanti o entrate fredde dai Balcani, lasciandoci un sotto media precipitativo molto importante.
Spero di essere stato chiaro e preciso, e di non avervi annoiato.
