Siate buoni con me se ho sbagliato sezione, è il mio primo post ( dopo quello di presentazione!)

Mi sto ponendo un po' di domande in questi giorni!
Non so come siano fatte le stazioni pluviometriche "ufficiali" ( quelle che si utilizzano a scala regionale per intenderci) e mi chiedevo: ma in caso di precipitazioni nevose cosa legge il pluviometro? Si riesce a ricavare qualcosa o si legge in ritardo ossia quando si scioglie?
Mi faccio queste domande perchè tra poco mi occuperò di modelli di frane indotte da pioggia e dovrò utilizzare i dati pluviometrici.
Ho altre domande da porvi ma andiamo con ordine...una alla volta!

Vi farò divertire con le mie curiosità in questi giorni!!!
Alberto
Ciao Alberto e benvenuto anche da parte mia!
La stanza può andare bene, veniamo al tuo quesito.
Vedo che hai già individuato da solo la possibile risposta ed infatti, solitamente, l'accumulo pluviometrico proveniente da una nevicata viene misurato allo scioglimento di essa sul pluviometro.
Questo metodo però non sempre è preciso in quanto comunque alcuni pluviometri possono avere forma irregolare e la neve sovrastante può non accumularsi in maniera omogenea.
Lo spessore della neve in se, per correttezza, andrebbe misurato ponendo una tavoletta di legno (o qualsiasi altra superficie piana) in un posto aperto e non inclinato. A fine precipitazione si misura lo spessore del manto, si pulisce la tavoletta e si ricomincia così il ciclo in caso di eventuali successive nevicate (a Porano può succedere, a Foligno NO

).
Vi sono poi una serie di calcoli che per convertire i cm di neve in mm di pioggia e dipendono essenzialmente dalla densità della neve: più è densa e più saranno i mm ottenuti e viceversa.
In senso molto generale comunque si può pensare alla conversione 1:1 con 1cm di neve considerato 1mm di pioggia.
Secondo me però nel discorso che ho fatto ci sono troppe approssimazioni per uno studio sulle frane