L'epicentro posizionato alla profondità di 26 km. La magnitudo è stata di circa 5,2 gradi Richter

SCOPPIA TUBATURA - Tra Langhirano e Pastorello, in provincia di Parma, è scoppiata una tubatura di metano sotto il manto stradale. La strada è interrotta ed è presidiata da Carabinieri e Vigili del Fuoco, ma non c'è stato nessun danno né per le persone né per gli edifici.
PROTEZIONE CIVILE - L'unità di crisi della Protezione civile si è subito riunita per fare il punto della situazione. «Non vengono segnalate criticità gravi, né tanto meno situazioni in cui sono coinvolti cittadini». La Protezione civile è in stretto contatto con la Regione Emilia Romagna e le strutture operative sul territorio, primi tra tutti i vigili del fuoco, che stanno continuando i controlli per verificare la presenza di eventuali danni. Anche l'Agenzia interregionale per il Po (Aipo) non segnala problemi sul fiume L'Aipo ha immediatamente attivato i controlli sulle opere e strutture di difesa idraulica.
DUE SCOSSE - La scossa principale delle 16,24 (con epicentro a 44,64 N e 10,49 E) di magnitudo 5,2 della scala Richter, è stata preceduta alle 16,18 da una prima scossa di circa 3,5 gradi (con epicentro a 44,60 N e 10,57 E) presso Vezzano sul Crostolo, quindi a sud-est dell'epicentro principale, a una profondità di 20 km. Alle 17,51 è stata registrata una nuova scossa di 3,4 gradi.
PROBABILE ASSESTAMENTO - «È stato un terremoto abbastanza forte, ma non certamente distruttivo», ha commentato Enzo Boschi, presidente dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. «Non ci sono stati danni seri perché in passato si è costruito bene. Si tratta di un tipico terremoto di quella zona dell'Appennino settentrionale, come ve ne sono stati anche altri in passato; probabilmente vi saranno scosse successive nelle prossime ore o nei prossimi giorni, tipiche di assestamento, ma saranno tutte minori di questa», ha concluso Boschi.
TEMPORANEA INTERRUZIONE LINEE FERROVIARIE - Ferrovie dello Stato comunica che è stata riattivata poco dopo le 17 la circolazione ferroviaria sulle linee Bologna-Verona, Bologna-Padova e Milano-Piacenza. L`interruzione, durata poco più di 20 minuti, è stata «una precauzione necessaria per consentire ai tecnici di effettuare le opportune verifiche sull'integrità dell'infrastruttura». Ci sono stati ritardi nella circolazione ferroviaria tra le città interessate. Alla stazione Centrale di Milano, per esempio, tutti i treni in partenza diretti a sud hanno avuto circa un'ora e mezza di ritardo.
Fonte: Corriere.it