Si ritiene che il 13 aprile 2029 (un venerdì 13) Apophis si troverà a una distanza così ravvicinata da raggiungere una magnitudine pari a 3,3, tanto da poter essere individuato a occhio nudo senza difficoltà. Questo incontro ravvicinato sarà visibile in una vasta zona che comprende Europa, Africa e Asia occidentale. Storicamente, non sono mai stati registrati altri incontri con oggetti di queste dimensioni e visibili a occhio nudo. Come conseguenza di questo passaggio ravvicinato, Apophis passerà dalla classe di asteroidi Aten a quella degli Apollo.

Apophis rimane al livello 1 della Scala Torino poiché ha una probabilità di impatto molto bassa, ma non pari a zero, nel passaggio del 2036. Tuttavia, l'incontro del 2029 altererà sostanzialmente l'orbita dell'oggetto, rendendo incerte ulteriori previsioni in assenza di maggiori dati. "Se otteniamo misure radar nel 2013 [la prossima occasione favorevole], dovremmo poter predire la posizione di 2004 MN4 almeno fino al 2070," ha dichiarato Jon Giorgini del JPL.
Nel luglio 2005, l'ex astronauta Apollo Rusty Schweickart, come presidente della Fondazione B612, ha chiesto formalmente alla NASA di valutare la possibilità che l'orbita dell'asteroide dopo il 2029 possa trovarsi in risonanza orbitale con la Terra, il che aumenterebbe la probabilità di impatti futuri. Perché ciò avvenga, Apophis dovrebbe passare precisamente in una determinata (e ridottissima) regione di spazio durante il passaggio ravvicinato del 2029, un "buco della serratura gravitazionale" largo non più di 600 metri. Schweickart ha chiesto un'indagine sulla necessità di piazzare un transponder sull'asteroide che permetterebbe di tracciare con maggior precisione la sua orbita definendone l'eventuale influenza dell'effetto Yarkovsky.

Nel febbraio 2007 Schweickart ha annunciato che la minaccia che Apophis colpisca la Terra il 13 aprile 2036, sta diventando così concreta che le Nazioni Unite saranno invitate ad assumere il coordinamento di una missione spaziale internazionale basata sul progetto innovativo di un «trattore gravitazionale» per deviare il corpo ed evitare il possibile impatto con il nostro pianeta.
Le ultime ricerche evidenziano che gli asteroidi possono essere formati da materiale incoerente, e nel caso dell'utilizzo di una bomba nel tentativo di neutralizarli potrebbero invece essere trasformati in uno sciame che colpirebbe ugualmente la Terra. Per aggirare questo rischio il ricercatore Ed Lu ha sviluppato il progetto di un "trattore gravitazionale", descritto nei particolari in un articolo sulla rivista Nature, consistente in una astronave teleguidata che entrerebbe nel campo gravitazionale di Apophis legandovisi, e tramite dei getti propulsori potrebbe deviare la rotta dell'asteroide. Ed Lu ha precisato che la durata della missione di salvataggio sarebbe di circa 12 giorni, per un costo complessivo di circa 300 milioni di dollari.
La NASA inizialmente stimò l'energia che Apophis avrebbe liberato se avesse colpito il nostro pianeta come equivalente a 1480 megaton di TNT (114 000 volte l'energia liberata da Little Boy, la bomba atomica sganciata dagli Stati Uniti su Hiroshima, in Giappone). Una successiva stima più precisa indicò 870 megaton (circa 65 500 volte la bomba di Hiroshima). Per fare un confronto, nell'impatto che ha generato il cratere di Barringer o quello che ha causato l'evento di Tunguska si stima sia stata liberata un'energia pari a circa 10-20 megaton. L'eruzione del vulcano Krakatoa nel 1883 ha approssimativamente generato l'equivalente di 200 megaton.
Gli effetti esatti di ogni singolo impatto possono variare a seconda della composizione dell'asteroide, del luogo e dell'angolo di impatto. In ogni caso, i danni causati sarebbero stati particolarmente ingenti su un'area dell'ordine delle migliaia di chilometri quadrati mentre risultava improbabile l'eventualità di effetti globali duraturi, quali ad esempio un "inverno da impatto"...ma anche su questa ipotesi non vi è molta certezza.
In base all'ora prevista di impatto (13,89 aprile, ovvero circa le 21:20 UTC) ed al fatto che l'asteroide si sarebbe avvicinato alla Terra dall'esterno della sua orbita, la collisione con Apophis avrebbe probabilmente riguardato l'emisfero orientale (fusi orari da +3 UTC a +10 UTC).
Ogni potenziale impatto sarebbe avvenuto alla velocità di 12,59 km/s.
PS: bhè... nell'inverno 2036-37 potrebbe fare freschetto ... meglio di no, va!

Per maggiori informazioni http://www.uai.it/index.php?tipo=A&id=993
http://it.wikipedia.org/wiki/Apopis
http://www.ansa.it/site/notizie/awn...8_11850446.html